Capito 1 – Booking.com
Il termine OTA – abbreviazione di Online Travel Agencies – racchiude in sé il mare magnum di siti web messi oggi a disposizione dei turisti alla ricerca dell’alloggio più adatto alla propria idea di vacanza.
Booking.com , Airbnb, VRBO, Expedia, Rentalia, Casevacanza.it e chi più ne ha più ne metta. Ogni OTA è diversa: ciascuna nasce con un intento differente ed ha un livello di visibilità e un modo di proporre l’alloggio a sé.
Se si parla di OTA, è doveroso dedicare una particolare attenzione a Booking.com, n. 1 al mondo in termini di visibilità e numero di visite: ad oggi conta 428 milioni di visitatori mensili. Chi non ne hai mai sentito parlare o non ha mai effettuato una prenotazione su questa OTA?
La storia
Per quanto riguarda la sua storia personale, Booking.com nasce nel 1996 quando Internet non aveva ancora il potere pervasivo che conosciamo oggi. Booking.com si propone in un primo momento come piattaforma online partner di professionisti del settore ricettivo (alberghi) ed in seguito apre la possibilità di sponsorizzare e valorizzare la propria struttura anche ai singoli proprietari o chi per loro gestisce l’immobile.
Booking è una piattaforma molto interessante sia per i proprietari di strutture (albergatori o privati) sia per i turisti.
Come funziona?
Per l’host, ovvero colui che affitta l’appartamento.
- L’iscrizione al portale è gratuita! Booking.com richiede una commissione variabile tra il 15-18% per ogni prenotazione che viene effettuata attraverso il portale. La percentuale di commissione poi sale in maniera proporzionale al numero di servizi specifici a cui si decide di aderire (si veda ad esempio il programma Genius o Preferred Partner Program);
- Le foto sono sicuramente uno degli elementi più importanti su Booking.com. La piattaforma, infatti, richiede di caricare foto dettagliate della struttura, che mostrino anche la facciata esterna e la vista;
- Un’altra caratteristica di Booking è quella di riservare una sezione della pagina in cui si indica la distanza tra alloggio e servizi quali ristoranti, bar, supermercati, luoghi di interesse (monti, spiagge, impianti di risalita…) che si trovano nelle vicinanze;
- Vi sono vari servizi di supporto alla gestione della piattaforma e delle prenotazioni quali il calendario, il quale permette di visualizzare lo stato delle prenotazioni mensili/annuali, stabilire le condizioni di soggiorno (es. numero di minimo di notti) e chiudere la struttura qualora se ne abbia la necessità; i template di messaggistica, che permettono di mandare in automatico – i messaggi ad esempio – di ringraziamento per la prenotazione, snellendo così il carico di gestione;
- Viene garantita un’assistenza all’host e agli ospiti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7;
- Il portale tiene traccia di tutti gli importi delle prenotazioni e ad ogni inizio mese invia tramite mail una fattura nella quale è riportato il totale delle commissioni da pagare sulla base delle prenotazioni del mese precedente, in modo da effettuare un unico versamento mensile.
- Infine, quando la struttura raggiunge determinati valutazioni o risponde a specifici criteri, Booking offre la possibilità di accedere a programmi come booking genius o preferred partner programme che permettono di aumentare la visibilità – e quindi di conseguenza le prenotazioni – della struttura. Il tutto con un piccolo aumento della percentuale di trattenuta di commissione.
L’host ha accesso a tutti questi servizi tramite l’Extranet. Per permettere un utilizzo più smart oggi esiste anche l’app Pulse che permette una gestione tramite smartphone: tramite quest’ultima il proprietario ha modo di vedere gli aggiornamenti in tempo reale della sua struttura.
Per chi è alla ricerca di una struttura in affitto
I servizi a favore del turista Booking.com sono:
- La possibilità di utilizzare un vasto numero di filtri (budget, tipo di alloggio, date disponibili, servizi della camera/alloggio, tipo di prenotazione ecc.) cosicché dalla ricerca risultino gli immobili più adatti ai propri criteri di vacanza;
- Una sezione dedicata alle domande sulla struttura che gli ospiti possono rivolgere all’host per eventuali approfondimenti;
- Uno spazio dedicato alle recensioni con relativo punteggio a: struttura, accoglienza, pulizia, personale etc. Si tratta di una caratteristica che risulta molto utile per i possibili ospiti a venire e che in molti casi costituisce discrimine tra una scelta o l’altra.
- La possibilità di trovare gratuitamente una sostituzione alternativa nel caso in cui l’host cancelli la prenotazione dell’ospite;
Ad oggi Booking.com ha aperto il proprio spettro di strutture prenotabili: non si trovano più infatti solo hotel o appartamenti, ma anche bed & breakfast, ville, campeggi, rifugi, ostelli.
Booking.com è un portale assolutamente sicuro che assicura tutela, professionalità e assistenza continuativa sia per l’host che per l’ospite. È un’OTA conosciuta a livello internazionale, tra le principali ad essere utilizzate: Booking.com infatti è al primo posto in stati come Francia, Regno Unito e Spagna, mentre in Germania si trova al terzo posto.
Possiamo quindi concludere proponendo una riflessione rispetto a quanto sia utile pubblicizzare il proprio alloggio su Booking.com per poter raggiungere un più ampio spettro di ospiti, senza però dimenticare come il colosso di Booking.com in alcuni casi possa schiacciare le realtà locali.
In questo senso il nostro progetto Ospitar in Trentino ha deciso di affidarsi a OTA di risalto internazionale come Booking.com e Airbnb per ottenere visibilità, sviluppando contestualmente un sistema di prenotazioni più diretto ed immediato con il cliente. In questo senso quindi si incentiva il possibile ospite a far visita alla pagina web di Ospitar, cercando allo stesso tempo di creare una proposta di vacanza ad hoc che risponda alle esigenze della famiglia/coppia/amici e di suscitare una maggiore curiosità nello scoprire le potenzialità del nostro territorio – anche quello meno reclamizzato, ma non per questo meno bello! – che porta ogni anno migliaia di turisti italiani e non in Trentino!
In questi anni inoltre abbiamo lavorato costantemente sulla disintermediazione da queste OTA, cercando di fidelizzare l’ospite che negli anni torna nelle nostre strutture, ma che forse, senza le OTA, non avrebbe potuto conoscere.