A Darfo Boario Terme arriva Ospitar, il progetto di Ospitalità Diffusa
Il comune di Darfo Boario Terme, piccolo borgo della Val Camonica, ha aderito al progetto di turismo diffuso Ospitar insieme ad Orobie Style realtà della Val Seriana che riunisce imprenditori locali impegnati nella promozione e nello sviluppo locale.
All’interno del progetto Ospitar il Comune di Darfo Boario Terme svolge l’importante ruolo di attivatore, in un clima di collaborazione e dialogo, al fine di trovare insieme alle realtà coinvolte declinazioni del progetto specifiche e pensate per le esigenze locali.
Un passo importante per l’Amministrazione Comunale, impegnata già da tempo nella valorizzazione e promozione di un “turismo di esperienza”, e sul quale confida di trovare ampia adesione e supporto da parte di cittadine e cittadini proprietari di seconde case nel comune.
Il progetto Ospitar si compone di due fasi distinte, seppur propedeutiche. Una prima fase preliminare dove i tecnici coinvolti procedono ad un approfondimento con focus sul patrimonio edilizio di seconde case presente in zona e una seconda fase di contatto diretto dei proprietari e di Startup degli immobili aderenti.
In questa fase il di partenza è un primo sopralluogo gratuito e senza impegno presso la seconda casa per valutarne il potenziale. Con una stima di massima della resa possibile, il proprietario sarà poi libero di decidere se proseguire sulla strada dell’ospitalità diffusa o meno. Per coloro che decidessero di andare avanti è previsto tutto un percorso di accompagnamento alla messa online dell’immobile, comprensivo di realizzazione di servizio fotografico professionale, supporto negli adempimenti burocratici, allestimento delle OTA, consulenza personalizzata in termini di allestimento e dotazioni della casa.
Tra queste due fasi verrà organizzata la consueta serata di presentazione pubblica aperta a tutta la cittadinanza dove ampio spazio viene lasciato al pubblico, con le sue domande, richieste, perplessità.
Il Comune di Darfo Boario Terme sta muovendo ora i primi passi sulla parte di analisi preliminare e, con ogni probabilità, sarà pronto a presentarne i risultati alla cittadinanza verso la fine dell’estate – inizio dell’autunno 2023.
L’obiettivo finale del progetto Ospitar è quello di attivare un circuito di rigenerazione territoriale che, partendo dal recupero e dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, porti nuova frequentazione e vitalità in determinati contesti dal riconosciuto valore attrattivo ma spesso ancora marginali. Grande è il patrimonio di seconde case, lasciate spesso sfitte e chiuse per lunghi periodi a cui il progetto volge lo sguardo quale base di partenza per lo sviluppo di un nuovo tipo di turismo in cerca di un’autentica esperienza locale.
Ospitar rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per tutta la comunità attraverso la creazione di reti solidali tra i diversi soggetti coinvolti (pubblica amministrazione, proprietari di seconde case, cittadinanza, imprese locali, tessuto associativo, comunità). Il turismo ne è il principale strumento.
L’indotto che il progetto Ospitar è in grado di produrre, come stimato da precedenti esperienze di implementazione, vede un ritorno sul territorio di circa 5 € per ogni euro investito nell’attivazione: vengono portate avanti collaborazioni con artigiani e imprese locali per le ristrutturazioni, si avviano progetti di collaborazione con enti e associazioni (si pensi al tema delle pulizie delle case ma anche alla gestione del flusso di prenotazioni), si genera un flusso inatteso, fino a pochi mesi prima, di turisti che vivono la comunità non solo nella casa ma anche, per esempio, negli esercizi commerciali e nella ristorazione.
Attraverso il progetto si genera una nuova forma di reddito che, se investita nella casa, permette di riqualificare e ristrutturare gli immobili a vantaggio dell’intera comunità.
Ma non solo: si intercetta un turismo “diverso”, con persone che ricercano la peculiarità più viva ed emozionale di un territorio, con la sua storia ed identità.
Orobie Style
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