Al via il progetto di Ospitalità Diffusa “Ospitar” nel territorio di Valle dei Laghi
Il 4 novembre, presso il teatro di Calavino sarà presentato il progetto “Ospitar”, promosso dalla Comunità di Valle dei Laghi, dal Consorzio Turistico Valle dei Laghi e da Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. per valorizzare il patrimonio immobiliare locale. Il contesto della Valle dei Laghi, vista la sua vicinanza con il Comune di Trento e la sua particolare posizione baricentrica rispetto alla meta turistica del Lago di Garda, si pone quale ambito estremamente interessante per riflessioni sul tema dell’accoglienza e dell’abitare, in chiave tanto permanente quanto temporanea.
I Comuni di Vallelaghi, di Madruzzo e di Cavedine, sono contesti che nell’ultimo decennio hanno acquisito popolazione residente nonostante la loro ubicazione. Questo pone importanti sfide per il futuro sviluppo locale, a fianco ad una necessità di collocazione in un contesto turistico di pregio che ancor oggi sembra molto lontano.
Come ci spiega Enrico Faes presidente del Consorzio Turistico Valle dei Laghi: “il nostro territorio necessità di sviluppare un modello di turismo che, principalmente, non vada a modificare gli equilibri urbanistici della valle e che invece vada a valorizzare quanto già disponibile, e non sfruttato. E’ un primo passo verso la costruzione di un modello di turismo che possa crescere in maniera molto equilibrata con il territorio, un modello che possa sempre considerare il turista come una risorsa e non come una minaccia. Attraverso Ospitar contiamo di costruire, con gli aderenti, una cultura dell’accoglienza di qualità in cui il turista sia al centro in misura uguale a chi lo ospiterà”.
Dall’analisi svolta da Community Building Solutions, società benefit, che da anni porta avanti il progetto Ospitar in Trentino e non solo, i dati emersi sono interessanti per la buona riuscita di un progetto di ospitalità diffusa.
In Valle dei Laghi si contano oltre 1879 particelle edificiali di seconda casa – il 31,4% del totale, appartenenti a più di 4200 proprietari. Questo patrimonio, spesso sottoutilizzato, rappresenta una risorsa significativa che potrebbe essere valorizzata, anche attraverso l’accoglienza temporanea e il turismo. La maggior parte dei proprietari risiede fra gli 0-5 km di distanza dall’immobile in oggetto. Inoltre, l’età media complessiva è di 64 anni, ma la categoria più presente è quella fra i 46-55 anni.
Negli ultimi anni, la tendenza verso destinazioni meno conosciute, con soggiorni più lunghi e un turismo più sostenibile ed esperienziale, ha aperto nuove opportunità per la riqualificazione dei borghi. Questo cambiamento è supportato da una crescente attenzione verso il turismo responsabile, che valorizza l’interazione con le comunità locali e l’ambiente.
Ospitar non è un’agenzia immobiliare o un tour operator, ma un’idea di sviluppo comunitario che mira a dare “un futuro per ogni territorio”. Un approccio dunque che differisce nettamente dai modelli di business come Airbnb, in cui il focus non è sul profitto a breve termine, ma sulla valorizzazione lenta e sostenibile dei territori, e sull’innesco di un moto generativo di valorizzazione.
“Ospitar”, già attivo in circa quindici comuni trentini – e 8 in Lombardia -, mira a costruire un sistema di ospitalità diffusa sfruttando il patrimonio delle seconde case private. Gli obiettivi sono molteplici:
- Migliorare l’offerta turistica locale e rispondere alla crescente domanda di esperienze autentiche.
- Offrire ai proprietari la possibilità di aumentare l’utilizzo delle proprie seconde case, integrando il reddito familiare.
- Favorire la manutenzione e riqualificazione degli immobili, migliorando la qualità del patrimonio esistente e riducendo l’impatto ambientale.
- Creare nuove opportunità per il tessuto sociale ed economico locale, dai lavori di ristrutturazione ai servizi condivisi (pulizie, cambio biancheria, custodia, consegna chiavi, accoglienza ospiti, gestione del portale online).
Il progetto si adatta alle esigenze dei proprietari, considerando le loro abitudini e potenzialità gestionali in termini di tempo, interesse e competenze. Saranno accompagnati in ogni fase del processo con servizi, dati e formazione specifica, grazie all’esperienza di CBS SB che finora ha attivato oltre 150 strutture e ne gestisce attivamente più di 65. Come riporta anche il presidente di Ospitar, Francesco Gabbi “per noi il turismo è una leva di attivazione del territorio. Un modo per far riaprire immobili chiusi da tempo che possono così essere rimessi a disposizione di un progetto più ampio di valorizzazione territoriale. Un progetto in forte partnership con i comuni e gli enti locali che punta sulla gestione dei fenomeni turistici attraverso una regia collettiva”.
La fase di avvio per i primi immobili aderenti sarà completamente gratuita e includerà sopralluogo iniziale, adempimenti burocratici, fotografie, descrizioni, iscrizione ai portali e formazione per la gestione. È possibile aderire fino al 16 dicembre 2024.
L’evento di presentazione è previsto per il 4 novembre alle ore 20.30 presso il teatro di Calavino in Piazza Madruzzo.
L’ingresso è libero e gratuito. Sarà possibile collegarsi in diretta all’evento anche tramite google meet: https://meet.google.com/xzi-zdnw-ezm
Per ulteriori informazioni, visitare il sito della comunità di valle e dei comuni di Vallelaghi, di Madruzzo e di Cavedine oppure contattare “Ospitar” (info@ospitar.it | 0461 1812663).