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Strutture ricettive extra-alberghiere e alloggi per uso turistico: una guida dettagliata

Strutture ricettive extra-alberghiere e alloggi per uso turistico: una guida dettagliata
Giugno 14, 2024 admin

Nel corso degli ultimi anni sono emerse nuove forme di ospitalità alternative a quella alberghiera, le quali garantiscono una maggiore flessibilità e adattabilità al settore turistico. Questo articolo si propone di approfondire il tema delle strutture ricettive extra-alberghiere e degli alloggi per uso turistico al fine di aiutare il turista a prendere decisioni informate sul tipo di alloggio che potrebbe rispondere alle sue esigenze. Inoltre mira ad assistere il proprietario o gestore di immobili ed edifici idonei per l’attività turistica e vogliono ottenerne un reddito.

Quali sono le diverse tipologie di strutture ricettive?

Prima di procedere con l’approfondimento, è importante notare che la normativa che classifica le strutture ricettive varia a livello nazionale, poiché la competenza legislativa in materia di turismo è decentrata alle Regioni e alle Province Autonome. Di conseguenza, i regolamenti che definiscono i diversi tipi di esercizi ricettivi possono essere diversi da Regione a Regione. 

In questo articolo si considerano le strutture ricettive extralberghiere e gli alloggi per uso turistico come definiti dalla Legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 della Provincia Autonoma di Trento che disciplina le strutture ricettive alberghiere e extralberghiere. Oltre a queste vi sono altre tipologie di strutture ricettive: le strutture ricettive all’aperto (ad esempio i campeggi) e i rifugi alpini ed escursionistici, normate da altre disposizioni.

La Provincia di Trento distingue sette diverse tipologie di esercizi extra-alberghieri: gli affittacamere, i bed & breakfast, gli esercizi rurali, le case e appartamenti per vacanze, le case per ferie, gli ostelli per la gioventù e gli alberghi diffusi. Oltre a questi la legge distingue gli alloggi per uso turistico. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche.

Affittacamere, bed & breakfast ed esercizi rurali, facciamo chiarezza.

Gli esercizi di affittacamere sono strutture ricettive che offrono un numero massimo di venticinque camere per gli ospiti. Le camere possono essere situate in uno stesso edificio o in edifici diversi collegati tra loro. Questi luoghi forniscono servizi di alloggio, e talvolta servizi di ristorazione (ad eccezione delle bevande superalcoliche), oltre ad altri servizi accessori. 

Il bed & breakfast presenta due differenze principali dagli affittacamere: In primo luogo si tratta di una struttura gestita a livello familiare che utilizza una parte della residenza per ospitare fino a quattro camere e offre servizio di alloggio. In secondo luogo può solo essere eseguito il solo servizio di prima colazione, con modalità previste in un regolamento separato. 

Vi sono poi gli esercizi rurali, diversi dai precedenti perché sono esercizi ricettivi ubicati in edifici tipici esistenti in aree montane o aree vocate ad attività agricole, come masi, malghe, case storiche… Essi sono dotati di camere o appartamenti forniti di angolo cottura o cucina nei quali viene fornito l’alloggio e/o un servizio di somministrazione e bevande. La particolarità di questa struttura ricettiva è che colui che offre l’ospitalità in questo tipo di esercizio si deve impegnare ad effettuare un intervento di manutenzione ambientale in base ad una convenzione stipulata con il comune.

Case e appartamenti per vacanze e case per ferie sono la stessa cosa?

Le case e appartamenti per vacanze sono unità abitative dotate di angolo cottura o di servizio autonomo di cucina, in numero superiore a tre, gestite in forma imprenditoriale. Non sono previste prestazioni alberghiere e/o di ristorazione. Le case per ferie invece sono esercizi ricettivi attrezzati per ospitare temporaneamente persone o gruppi, senza fine di lucro. Questi soggetti possono essere dipendenti di aziende o membri di associazioni e/o organizzazioni operanti a livello sociale/culturale/assistenziale/religioso/sportivo. Tra esse rientrano anche le case religiose di ospitalità, i centri vacanze per anziani…

Gli ostelli per la gioventù

Gli ostelli per la gioventù sono strutture ricettive attrezzate per ospitare giovani (età non superiore ai 30 anni) in viaggio e loro accompagnatori, per un periodo massimo di permanenza fino a 15 giorni consecutivi. Sono poi previsti, in regolamento esecutivo, dei limiti strutturali e dei requisiti minimi di servizio (ad esempio almeno 1/3 della ricettività deve essere realizzata con camere dotate di almeno cinque posti letto).

L’albergo diffuso: un nuovo modello di ospitalità

Secondo l’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi gli alberghi diffusi sono delle strutture ricettive dislocate su diversi edifici con una gestione dell’esercizio unitaria. Questa struttura ricettiva è particolarmente adatta per valorizzare borghi e paesi con centri storici con l’obiettivo di recuperare e valorizzare edifici chiusi e inutilizzati ed evitare l’avvio di nuove costruzioni per far fronte alla domanda turistica. Come riportato dall’Associazione questo modello di ospitalità permette all’ospite di vivere un’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, proponendo più che “un soggiorno, uno stile di vita”. La normativa del Trentino prevede alcuni requisiti strutturali e di servizio, ad esempio viene richiesto che le unità abitative siano almeno sette e che la distanza tra esse non sia superiore ai 500 metri.

Un borgo, spesso il modello albergo diffuso 

Gli alloggi per uso turistico e le differenza con le case e appartamenti per vacanze

Gli alloggi per uso turistico sono unità immobiliari affittate a turisti per brevi periodi (massimo 30 giorni), come appartamenti o case, senza offrire servizi ricettivi o di ristorazione. Si differenziano dalle case e dagli appartamenti per vacanze per via della mancanza di un’attività imprenditoriale formale. Gli host degli alloggi per uso turistico, infatti, agiscono più come privati che affittano le proprie proprietà, mentre le case per vacanze possono coinvolgere una gestione più simile a un’attività imprenditoriale nel settore turistico. Per l’avvio e la gestione di questi alloggi la normativa provinciale prevede che vengano comunicati alla Provincia i dati relativi alle caratteristiche degli alloggi e che vengano adempiuti tutti gli obblighi pubblicitari e amministrativi.

Le strutture ricettive extralberghiere e gli alloggi per uso turistico stanno diventando sempre più popolari tra i turisti, non solo per la maggiore flessibilità che offrono rispetto ad altre tipologie di alloggio, ma anche come opportunità per i proprietari di edifici di ottenere un reddito aggiuntivo con un investimento relativamente contenuto. Tuttavia, con la crescente varietà di opzioni disponibili, comprenderne le differenze potrebbe essere complicato. Questo articolo, quindi si è proposto di chiarire tali differenze e di fornire una panoramica approfondita sulle diverse possibilità offerte dalle strutture extra-alberghiere.